domenica 4 marzo 2018

Se una notte d'inverno un viaggiatore

Di Italo Calvino avevo letto "i sentieri dei nidi di ragno" e "L'entrata in guerra". Il primo in particolare mi aveva commosso per la sua capacità di raccontare, dal punto di vista di un bambino un momento cruciale della storia italiana, quale la resistenza al nazifascismo.
Casualmente ritorno sulle sue pagine, e in questo vi è verosimiglianza con il racconto medesimo, ove si narra un rincorrersi tra lettura e lettore, un ben volersi, un corrispondere di amati gesti... ah la lettura! Cosa così preziosa, vero ed incredibile mezzo per viaggiare ovunque senza muoversi e per scavare nei recessi più nascosti dell'animo umano.
 

 
"Esattamente come avviene in Se una notte d'inverno un viaggiatore, anche in questo caso il vero protagonista dell'opera è il lettore, che nel tentativo di decifrare la biografia di Calvino incontra accidentalmente altri suoi libri, cercando invano di continuarne la lettura che ogni volta - invece - viene ostacolata apparentemente da eventi casuali, sempre più misteriosi".

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