Di Nicolas Cage e della sua mania di imbarcarsi in penosi film, vuoi per soldi, vuoi per dar segni di vita, avevo già scritto più volte, questa volta si appoggia al buon Willm Dafoe, sempre più secco e sempre più sconvolto... che però ha il pregio di impersonare un personaggio tanto sbranato e allucinato.... da assomigliargli di brutto!
Tre criminali, appena usciti di prigione, dopo un primo colpo fortunato (il cui bottino viene bellamente sciupato in droghe e prostitute da cui loro scappano e nemmeno riescono a godersi) si lanciano in quello che dovrebbe essere il colpo della loro vita... 750.000 dollari da diversi da buoni amici... tutti uniti, tutti insieme sino alla vittoria o la morte (almeno questo a parole è il loro intendimento)... ma come al solito, le ciambelle non riescono con il buco... e così dopo aver toppato completamente il rapimento, uccidendo chi avrebbe dovuto pagare il riscatto... e dopo aver ucciso uno dei tre, i due residui Troy (Cage) e Mad Dog (Dafoe) si incasinano la vita, anzi letteralmente la perdono... insomma, un film che ha qualche spunto originale... tipo la scena lisergica con cui conosciamo Dafoe, la strage perpetrata dallo stesso... oltre alle vicende carcerarie dei tre, che più prosegue la vicenda e meno appaiono credibili... se non come disperati privi di scrupoli ma anche di un possibile futuro...
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