venerdì 27 ottobre 2017

Normativa e tipologia dell'abitazione popolare

Sempre suggerito dal corso di Studi di "Metodi e Tecniche" ecco questo testo, che ha come obbiettivo, il raffronto tra edilizia, esigenze abitative e risposte legislative...
Così l'ultima di copertina: "Popolare, Economica, per Lavoratori... sono denominazioni di uso molto diffuso che vengono comunemente usate per esprimere significati pressoché identici, connessi ad una edilizia abitativa essenziale, realizzata per soddisfare le esigenze minime delle classi sociali meno abbienti.
Da quando la "casa" è stata riconosciuta un servizio sociale, tali significati si sono fortunatamente evoluti verso concezioni meno riduttive, più aderenti ai bisogni umani anche se ad essi non hanno purtroppo corrisposto le realizzazioni.
Vi sono ancora molti equivoci da chiarire, molti malintesi da eliminare, sia nel tipo edilizio scelto per l'alloggio sia nelle aggregazioni dei tipi e dei servizi.
Tali equivoci e tali malintesi derivano principalmente dalle diverse valutazioni che si hanno sull'uomo, per il quale si trova del tutto legittimo tanto una suddivisione in categorie sociali, quanto l'attribuzione, per ognuna di esse, di altrettanto diverse categorie di bisogni.
Tuttavia una sensibile evoluzione c'é stata, ed oggi possiamo registrare soluzioni decisamente buone se non eccellenti nelle quali sono stati particolarmente studiati i rapporti tra la popolazione, le sue attese, le sue propensioni (su cui premono fatalmente le componenti ambientali e le inerzie culturali) e l'habitat, ovvero tra l'abitante e il complesso organizzato di spazi chiusi ed aperti, di volumi e di vuoti, di attrezzature e servizi.
Lo studio di questa evoluzione, condotto sulle realizzazioni quanto sui testi legislativi che le hanno promosse è stato affrontato ormai da alcuni anni dalla cattedra di Igiene Ambientale.
La presente pubblicazione rappresenta la sintesi dell'inteso lavoro svolto di notevole interesse non solo per il materiale raccolto che viene posto a disposizione del lettore ma anche per il modo con cui tale materiale è stato ordinato oltre che per le conclusioni cui l'autore perviene e, infine, per quelle che suggerisce al lettore.
La fatica affrontata da Di Sivio raggiunge lo scopo e offre un contributo importante sia per la conoscenza della evoluzione subita dall'edilizia residenziale in Italia, sia per la conoscenza delle connessioni tra tipo edilizio e normativa al fine di valutare le influenze di quest'ultima sul primo. Specialmente queste ultime osservazioni sono interessanti su quanto la normativa possa condizionare la qualità abitativa".

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