Neil Amstrong, persona determinata, ma anche colpita negli affetti e dalla enorme responsabilità.
Abbiamo così, la storia dell'Apollo 11, l'allunaggio, la guerra di nervi con l'Unione Sovietica, per molti versi più avanti nella scoperta dello spazio rispetto agli Yankee.
Il bello di questo film è riuscire a rendere lo stato d'animo del protagonista, quello di un'epoca, quello di una nazione, la sfida tecnologica, il tutto mescolato e arricchito da scene semplici ma al tempo stesso capaci di farci restare a bocca aperta.
Un buon film, senza colpi di scena… sappiamo esattamente dove andrà a parare… ma, per una volta, rispetto a tanta cinematografia, non sappiamo come ci arriverà.
Questa la sua fortuna, la sua forza e fascino: far passare per assolutamente normale una vicenda unica! L'allunaggio, vero e forse unico evento capace di unire l'umanità intera, primo vero evento mediale (cioè trasmesso da un media), colto nel momento della sua realizzazione, e mediato da paure, angosce personali, rivalità, insuccessi, morte e speranze.
Bello, senza alcun dubbio.
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