domenica 5 ottobre 2014

il cielo è dei violenti - O' Connor

 
"Sapeva di avere la stoffa dei fanatici e dei pazzi, e di essere sfuggito al suo destino quasi con la sola forza di volontà. Si teneva ritto su una linea sottilissima, tra la pazzia e il vuoto.
Una fede ossessiva, fanatica e violenta e una ragione arida e repressa, "spazio nudo e lindo come la cella di un manicomio": ecco la pazzia e il vuoto entro cui i tre personaggi di questo libro muovono passi inquieti, estremi, disperati.
Un vecchio eremita dei boschi, folle profeta fondamentalista; suo nipote, un insegnante che si rifugia nel rigido autocontrollo della ragione, il giovane Tarwater, al bivio tra l'una e l'altra strada, spinto irresistibilmente verso l'eccesso di fede.
Nel sangue di questi tre uomini si annida il seme di una autentica ossessione, scorre la paura, si avverte il mistero di un'esistenza che pare impossibile comprendere e accettare.
Come osserva Pietro Citati, "molti passi bruciano di disperazione e furore" in questo romanzo in cui "il fuoco di Mosè, di Daniele e di Giovanni svela la sua infernale forza di distruzione". (tratto dal libro).
 

Tre interpreti ed uno spettatore suo malgrado: il vecchio folle e fondamentalista, il giovane e disperato Tarwater, che morto il primo deve compiere una missione, il professore Rayber, anche lui traviato dal vecchio e in cerca di una stabilità raggiunta con una disciplina ascetica che però lo distrugge. E in mezzo a questa drammatica vicenda il povero Bishop - mentecatto destinato a morire per porre fine alla maledizione fondamentalista che perseguita questa disperata famiglia. Flannery O'Connor ci fa scendere in un universo di follia e di lucida analisi ove fede e razionalità convivono in ognuno e richiedono una scelta. Non importa quale questa sia e quale ne sia il prezzo.
Personalmente della O'Connor preferisco i racconti ai romanzi, per incisività e tensione. E tuttavia questo testo ti snerva, ti impone scelte difficili, riesci a cogliere nervi scoperti e tensioni che, abituati al nulla culturale odierno, ci fanno capire come, anche la peggiore delle intenzioni necessiti di un intelligenza non comune.

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