"Armonie Verdi. Paesaggi dalla Scapigliatura al Novecento" é questo il titolo della bellissima mostra che riesco a visitare, complice una veloce uscita verso Verbania... e non è la prima volta che il Museo del Paesaggio mi regala bellissime emozioni... a partire dalla mostra "I Volti e il Cuore" piuttosto che la raccolta delle sculture del Troubetzkoy.... Piccolo spazio, quello del Museo, che raccoglie opere bellissime in un ambiente gestito da volontari.
"Scapigliatura, Divisionismo, Naturalismo, oltre cinquanta opere ci accompagnano a partire dalla fine dell'Ottocento sino alla prima metà del Novecento con tema il paesaggio... le montagne, la vita agreste, il lago... zone che conosco e amo...
Daniele Ranzoni, Francesco Gnecchi, Lorenzo Gignous, Emilio Gola, Mosè Bianchi, Carlo Fornara, Ottone Rosai, Filippo De Pisis, Arturo Tosi, Umberto Lilloni. Questi i nomi degli autori. E non sono certo personaggi minori, rispetto alle correnti culturali narrate...
Tanto più che, riusciamo, con un poco di pazienza e osservazione, a coglierne le differenze e soprattutto le idee che hanno generati questi dipinti... l'uomo immerso nella natura, piccolo e impotente, la potenza della natura stessa, il lavoro umano e poi, con il passare del tempo e il mutare delle idee, ecco avanzare la macchina, la geometria urbana, l'ordine voluto dall'uomo....
Idee diverse, soggetti diversi, colori che cambiano.... eppure un unico punto fisso... rappresentare l'ambiente.... quello con cui l'uomo deve confrontarsi, a volte vincere, altre a cui soccombere...
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