Era il 1991 quando acquistai questo libro, allegato de "La Stampa", valori espressi ancora in Lire 29.900 (libro più disco)... un testo scientifico, divulgazione scientifica si cominciava a chiamarla... Sull'onda dei vari Quark, monopolio di Piero Angela e poi del figlio (anche se ora riappare il Piero, che non ho ben capito se è morto e lo hanno rianimato o semplicemente è morto e parla dall'aldilà... che allora dico, boia d'un cane! Ma la RAI, che tutti beneficiamo di amato canone ora divenuto - giustamente - obbligatorio tramite prelievo forzoso dalla bolletta Enel, è mai possibile che dobbiamo sorbirci questi contratti lavorativi dinastici, con persone che si, è vero, 50 anni or sono hanno fatto la storia della televisione e portato novità, ma che ora portano uno stantio incredibile e un cicin ma proprio solo un cicin, hanno rotto la minchia)... scusate la divagazione.. dicevo? Ah si dicevo, questo libretto... 192 pagine fitte fitte, ove dal piccolissimo dei quark all'estremamente grande delle galassie, la vita ci viene presentata in tutte le salse con cenni intelligenti, curiosi, simpatici, indiscreti, inconsueti, didattici ma anche saputi... insomma un bel testo.
Così dalla quarta di copertina "Il quark, la particella più piccola che finora sia stata scoperta, segna il confine delle nostre conoscenze nell'estremamente piccolo. L'Universo, con i suoi miliardi di galassie, è la frontiera dell'estremamente grande In mezzo ci siamo noi: l'uomo e dieci milioni di altre specie che hanno colonizzato il pianeta Terra, dai batteri alle piante, agli animali. Rispetto ai quark e all'universo, le forme viventi non sono né piccole né grandi, nella scala della natura occupano una posizione intermedia. Ma sono molto più complicate dell'atomo e delle galassie. Tanto che la scienza incomincia appena adesso a svelarne i segreti grazie ai rapidissimi progressi della genetica. Questo libro getta colpi di sonda nei regni dell'atomo, del cosmo, della vita. Semplici colpi di sonda. Ma sufficienti a farci sentire il brivido delle eterne domande sul significato della nostra esistenza".
Insomma, ce n'é a sufficienza per imparare un sacco di informazioni utili sulla nostra navicella spaziale, quel povero e bistrattato pianeta che è la nostra unica garanzia di vita e contro il quale stiamo tentando ogni possibile azione di distruzione... impararne il funzionamento e la fragilità è il primo passo per apprezzarne l'unicità e la bellezza... e magari per salvarlo.
Nessun commento:
Posta un commento
Niente parolacce, né!