lunedì 14 agosto 2017

Guardiani della galassia 2

 
Se, come afferma James Kakalios ne "La fisica dei supereroi", le regole fisiche sono in tutto e per tutto simili in tutto l'universo... e non vi è ragione di credere che non sia così... anche i sentimenti, a prescindere da chi li manifesti, sono in tutto e per tutto simili per ogni essere vivente nell'universo, non importa su quale pianeta, quale costellazione, a che velocità stia viaggiando...
Non fa quindi meraviglia e nemmeno eccezione, questo "Guardiani della Galassia 2"... (mi son perso il primo e magari capiterà di vederlo...) ove, al netto delle roboanti azioni, esplosioni, effetti speciali e giochi pirotecnici, in gioco ci sono sempre le stesse cose (quelle che muovevano l'animo degli antichi Greci e da loro ben descritti oltre 2500 anni or sono): l'amore/odio per il padre, la necessità di essere amati dal genitore, dalla sorella, dal fratello, il senso di appartenenza ad una comunità, la timidezza mascherata con l'arroganza, l'odio che copre la solitudine...
Ce lo aveva già magistralmente insegnato George Lucas con la saga di Guerre Stellari, in tutto e per tutto basata sulla famiglia, l'Edipo stellare, il lato oscuro contrapposto all'amore...
Ci riprova la Marvel e James Gunn con questo lunghissimo episodio (perché con la Marvel si sa che nulla resterà isolato... soprattutto se il primo episodio va a buon fine)... ove la sgangherata banda di guardiani deve approfondire amicizie ed inimicizie per potersi chiamare finalmente "squadra", "famiglia" o qualsiasi altro termine che, nell'immensa galassia, classifichi un gruppo di amici con un obbiettivo comune.
Anche se l'episodio è molto divertente, i personaggi ben rodati e in gran forma, qualche limite lo si legge in questa chiassosa vicenda: la lunghezza eccessiva, due ore e 17' sono francamente troppi, per raccontare una storia riassumibile in 1 ora e mezza.... la lotta contro il padre di Peter Quill, con un Kurt Russel in gran spolvero... troppo, troppo, decisamente eccessiva... qualche imprecisione e poca coerenza nel racconto (confesso che mancandomi il primo episodio, qualcosa mi sarà certamente sfuggito)... Viceversa abbiamo Bautista che, abbandonato il ruolo di lottatore di Wrestling, ha trovato  una sua nuova collocazione nel grande e grosso, pacioso e simpatico muscoloso compagno di Quill.
Il procione, scambiato per cagnolino e altri impossibili animali è davvero spassoso... alcune scene che lasciano l'amaro di una ironia sagace sono veramente all'altezza della migliore Marvel.
La presenza di un imbolsito Sylvester Stallone, aggiunge quel sapore retrò del già visto (Dredd vi dice niente ?) alla vicenda... insomma nel complesso un buon film per tutti...
P.S. come al solito non perdetevi piccoli episodi durante e dopo i titoli di coda... oltre all'ottima colonna sonora.


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