venerdì 8 febbraio 2019

Stalingrado

"Stalingrado (l'odierna Volvograd) fu teatro della più lunga e sanguinosa battaglia della seconda guerra mondiale, uno scontro che durò dall'estate del 1942 all'inverno del 1943.
Il 22 novembre, per quasi trecentomila uomini della Wermacht e dei suoi alleati, chiusi in una sacca dalle armate sovietiche, iniziò un tragico conto alla rovescia.
Il freddo, la fame, la sete, le malattie, uccisero più tedeschi degli attacchi russi.
La città divenne un incubo, un cumulo di macerie, un inferno: ogni ferita era a rischio infezione, la sopravvivenza una sfida quotidiana.
Il 2 febbraio del 1943, contravvenendo all'ordine del Führer di resistere ad ogni costo, si arresero in centoventimila: di questi solo 6000 tornarono a casa dopo una lunga detenzione durata per alcuni tredici anni.
Dopo oltre cinque mesi di battaglie, il mattatoio contava più di un milione e mezzo tra morti e feriti, dall'una e l'altra parte.
Dei settantasette soldati italiani che avevano partecipato all'assedio se ne salvarono soltanto due.
Con la sconfitta di Hitler e dei suoi eserciti nella battaglia di Stalingrado, ebbe finalmente inizio il cruento crollo del Terzo Reich".
 
 
La Storia ovviamente potrà piacere o non piacere, quelle di guerra poi, ad alcuni appaiono addirittura inutili.. uno vince l'altro perde… ma a volerla leggere, anche questa storia, fatta di enormi sofferenze, milioni di uomini in gioco e molto altro, si imparano lezioni incredibili. Una delle pagine più cruente del secolo scorso e che hanno cambiato il volto dell'Europa.
 



 

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