mercoledì 7 febbraio 2018

Cercatori di specie

L'enigmatica natura
La ricerca dell'ordine ha portato alla realizzazione dei sistemi di indagine da Linneo ad oggi.
Ma se lui ebbe l'idea della semplicità, tutti i suoi successori incapparono nella complessità con risultati non sempre graditi. Libro da leggere assolutamente.
 
 
"Nel corso della grande era della scoperta, il numero delle specie conosciute è cresciuto di un centinaio di volte, dalle 4400 elencate nell'edizione del 1758 del Systema Naturae di Linneo alle 415.600 della fine del XIX secolo.
Ma ancora oggi, che il totale delle specie conosciute si aggira sui due milioni, continuano a spuntarne di nuove quasi ovunque, a volte anche molto più vicino a casa di quanto siamo soliti pensare.
I ricercatori, per esempio, hanno iniziato da poco a classificare "il mondo selvatico" che popola il nostro apparato digerente, identificando 800 specie nel Colon, 700 nella bocca, 65 nell'esofago e appena una nello Stomaco.
Scoprendo che questi compagni di viaggio sono importanti.
Le scoperte moderne non riguardano però solamente la microfauna.
A 200 anni da quando Cuvier riteneva impossibile "nuove specie di grandi quadrupedi" che vivessero nel mondo moderno, queste creature continuano a mostrarsi, come nel caso di una balena (Mesoplodon Perrini) scoperta al largo delle coste della California nel 2002 e di un bovide di un quintale (Saola) trovato al confine fra Laos e Vietnam nel 1993.
A dispetto della nostra visione romantica del passato e delle nostre idee pessimistiche sul presente, viviamo in quella che alcuni naturalisti descrivono come la "nuova era della scoperta", in cui il numero delle specie "é paragonabile a quello di qualsiasi periodo a partire dalla metà del Settecento", ossia dall'inizio della classificazione scientifica.
Recentemente, non mancano scoperte, capaci di indurre quel senso di stupore, pacere e anche sconcerto che gli organismi davvero nuovi hanno suscitato nell'ultima grande epoca della scoperta.
E quando finiranno? C'é una prospettiva consolatoria: piante e animali continueranno a fare ciò che hanno fatto per gli ultimi 3 miliardi di anni: cambiare!".

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