Premetto di aver fatto fatica ad immedesimarmi nei personaggi del romanzo, sia per lo stile psichedelico usato da Beatty nel narrare che, nella scarsa conoscenza del contesto americano e del problema Nigger, a me noto per letture e film ma non vissuto e capito (o meglio compreso) come un qualunque cittadino americano.
Fatta questa doverosa precisazione, conosciamo la storia di Bonbon, nato a Dickens, ghetto periferico di Los Angeles e la sua battaglia per la conquista dei diritti civili al contrario: lui vuole il ritorno della discriminazione.
"Se chiodo schiaccia chiodo", questo è il suo pensiero, il ritorno alla divisione in base alle razze, rappresenta per i neri un modo per riflettere su sé stessi e sulla loro condizione e riappropriarsi così della loro dignità, oggi calpestata (ma con ironia e falsità di un sistema democratico) in una società che conserva intatti i meccanismi del razzismo senza darlo a vedere...
Lo accompagna in questo esperimento Hominy Jenkins, meglio noto come l'attore de "Le Simpatiche Canaglie", quello nerissimo che diceva solo "O-Tay!" e che è disposto a divenire suo schiavo.
Intorno a loro, una comunità eterogenea, ove ognuno ha da dire la sua... e visti i tempi post-Obama, un racconto questo, quanto mai attuale sulla deriva della società americana. Ottimo.
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