Al di là dei luoghi comuni, della classica diatriba tra massificazione, scuola pubblica, società uniformata, la scelta di girare un film che metta al centro la famiglia e la sua difficoltà nel mettere in pratica una cultura coerente con il mondo d'oggi può apparire un polpettone moralista... ed invece, vuoi anche per il ruolo giocato da Viggo Mortensen, perfettamente a suo agio nei panni del padre - educatore - dittatore, e di una squadra di simpaticissimi ragazzi/e tutto regge bene, regalandoci quasi due ore di divertimento e riflessione.
Ottima la colonna sonora e le singole parti (non si può parlare di un film nella sua interezza, ma di episodi che si susseguono) che vogliono far pensare a quanto costi la coerenza tra l'essere sé stessi e dover convivere con un sistema che aliena e semplifica nel nome dei consumi.
Thoreau, riesce ancora a trovare discepoli nell'America odierna. E questo è un bene.
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