sabato 4 febbraio 2017

Alien

E se il Nostromo non avesse intercettato il messaggio di soccorso, lanciato da una astronave aliena, su di un pianeta deserto? E se Kane, non si fosse fatto infettare? E se Ripley fosse riuscita a convincere Ash (il droide di bordo) a non aprire la porta, dichiarando la quarantena? Come sarebbe andata a finire la saga, che da oramai 40 anni ci perseguita?
Chi avrebbe preso il posto, nell'immaginario popolare dei mostri alieni, per farci sobbalzare ad ogni fruscio percepito su un'astronave?
Ridley Scott dirige un capolavoro capace di sconvolgere tutto il mondo della fantascienza, in un momento in cui il genere, grazie a Guerre Stellari, diventa famoso e apprezzato dal grande pubblico... ed eccoci alle prese con Alien; film che prende da tutti i precedenti racconti e filmati, ma non prende troppo da nessun, altro... addirittura da "lo squalo" per il modo di girare intorno alle sue vittime...
Si aggiunga la "manina" di Carlo Rambaldi per animare il mostro e il genio di Hans Ruedi Giger per rappresentare il predetto essere e il gioco è fatto.
Una volta salito sull'astronave, prima esce dal torace del povero Kane (John Hurt, ne ho parlato qualche giorno or sono), poi cresce e uccide tutti gli umani che gli capitano a tiro, obbligando Ripley alla decisione di distruggere l'astronave stessa e fuggire a bordo di un modulo... peccato che l'alieno abbia avuto la stessa idea... E' solo con l'inganno che (per ora) ce ne liberiamo. Ma fino a quando?

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