Della serie: "una vita non basta per scoprire la verità".
Di Antonio Gramsci mi sono nutrito, quando ancora giovincello frequentavo la sezione paesana dell'allora P.C.I. poi P.D.S. poi D.S. poi qualcosaltro....
Alzi la mano chi non ha letto le "Lettere dal carcere" tra i militanti comunisti di qualche anno fa!
Oggi scopro che, Gramsci, morto in carcere nel 1937 era libero di uscirne sin dal 25 ottobre del 1934, ma pensò bene di non farlo per non finire tra le sgrinfie dei comunisti (quelli di Stalin) che lo avrebbero certamente processato ed ucciso.
Ma signori miei! vengono meno i fondamentali!!! Come direbbe un qualsiasi insegnante di storia... Gramsci morì a Roma, nella lussuosa clinica "Quisisana".
Ora, senza nulla togliere agli scritti gramsciani, perché mentire sino ad oggi. Perché queste "Lettere dal carcere". Non poteva tranquillamente intitolarle "Lettere dal soggiorno utile per evitarmi di essere ucciso dai miei stessi compagni"?. Ma forse così non avrebbe trovato un editore.
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