venerdì 22 maggio 2020

Elogio della Follia

Costui, più brutto di una scimmia, si vede bello come Nireo; Quell'altro si crede un Euclide perché traccia tre linee con il compasso.
Follia è la grande parata della presunzione umana, una stravagante e affollata esibizione delle debolezze, delle perversioni, dei sogni, delle illusioni dell'umanità.
Questo "Elogio", scritto da Erasmo nel 1509, dopo un lungo viaggio in Italia, rappresenta ancora oggi un eccezionale tesoro.
In esso è la follia in persona che tesse le sue lodi, smascherando falsi sapienti ed eccentrici illusionisti, tutti presi in una rete di discussioni oziose e inutili.
Un'opera moderna, che invita gli uomini a togliersi maschere e orpelli e a mostrarsi così come sono: splendidi nella loro follia. (tratto dal libro).
 
Perché scrivere un elogio alla Follia? Semplicemente per parlare di tutto ciò che è il suo opposto e scoprire così che, semplicemente non esiste. Che Follia è tutto l'agire umano e che, un testo scritto all'inizio del 1500 è attuale, anzi attualissimo!
Le piccole e grandi follie umane ci vengono illustrate, quasi un secondo viaggio di Dante in una triade, Inferno, Purgatorio, Paradiso… tutto però sulla Terra, tutto molto reale… e, alla fine del racconto, non possiamo che provare tenerezza per questo imperfetto essere umano…
 
 

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