Ne abbiamo visti di killer. Gentaccia che, fatto il loro mestiere, si nasconde nella classica casetta in mezzo ai boschi del Canada… di solito si dedica al taglio dei tronchi, alla pesca, alla lettura (di solito Sun Tzu), ai solitari a carte, a pulire le armi, a parlare con il cane, a caccia, a piazzare trappole contro umani ed animali, a tramare altre azioni, a caccia, a pesca, a carte da soli, a carte con il cane, a piazzare trappole contro il cane, alla lettura al cane, al taglio di tronchi con il cane, a far pulire le armi al cane… Poi di solito, o impazziscono, o fanno un'altra missione, o muoiono…
Nel caso specifico Jean Reno, con il suo viso da cucciolone bagnato… alla splendida età di 71 anni... (e lo si vede) lì dove cerca di piroettare a destra e manca, per smarcarsi dalla poco simpatica ragazza mandata a stanarlo dalla clausura per ucciderlo.
La trama? Boh... l'azione? Mah... l'idea? Seeee.... Effetti speciali.... ciupa!
Quindi? Che caspita lo avete fatto a fare sto film?
E che dire poi della spalla? L'agente di polizia che capisce tutto (tardi) e si lancia sulle tracce di non si sa bene chi... non ci fosse stato, l'avesse fatto un elfo, sarebbe stato uguale... forse meglio.
Perché l'ho guardato? Forse per rispetto per il buon Jean Reno...
Infine: ci ho messo un poco a capire perché da noi la traduzione fosse "Senza pace"... ma ragiona che ti ragiona ci sono arrivato… Senza pace è il killer… chiuso in casa a rompersi i maroni.
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