Ancora un film che parla di disperazione, di grandi panorami, di piccoli uomini, di debolezze e riscatti, dopo "I segreti di Wind River" ...... Non è l'America sfavillante delle grandi città, non è quella del benessere e della ricchezza... è la provincia, la miseria, la difficoltà a uscire da quella "feroce malattia" come la chiama il protagonista che è la povertà.
E allora vale tutto. La rapina in banca, a spese di chi ti ha derubato, gli inseguimenti, il denaro cambiato al casinò, il debito ripagato per dare un futuro ai figli.
Ci si può affezionare a chi delinque? Oppure a chi li insegue?
E perché non ad entrambi. Ognuno gioca un ruolo con le carte che gli sono state date. Un gioco truccato dagli altri, in modo inappellabile, in cui guardie e ladri devono fare il loro mestiere ben sapendo che le ingiustizie sono ben altre ed intoccabili...
Percorrendo scenari da sogno, ma privi di possibilità di riscatto, ove la poesia è smorzata dalla disperazione, ove nulla pare poter cambiare, il gioco delle guardie e ladri avviene senza esclusione di colpi, sino al gran finale.... Ove ognuno accetta di scoprire le carte, senza andare oltre, ben sapendo che non avrebbe alcun senso. Godendo della verità in quanto tale e lasciando la giustizia a qualcun altro.
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