"Esiste un altro modo di raccontare le Alpi. Bisogna andare a cercarle nei sentieri (reali e metaforici) meno battuti.
Ferrari va a scovare posti e storie di questo tipo attraversando l'arco alpino, racconti di paesi quasi scomparsi, lingue sconosciute sopravvissute, chiese di pastori con affreschi rinascimentali, alpinisti partigiani, guide alpine che mettono una statua del Buddha a ogni roccia scalata, orsi venuti dalla Slovenia. Niente retorica, niente di tipico. Niente di scontato".
Piccoli, brevi racconti, ma intensi. Colmi di dati, informazioni, nomi, luoghi, episodi. Molti dimenticati dalla Storia e dagli uomini... eppure colmi di significati e di risvolti. Episodi legati alla dura vita dell'Alpe, alle micro comunità di un tempo, ad un altro modo di vivere e di pensare il pendio... uno spazio che di per sé non da alcuna garanzia di durata e di sicurezza... che va mantenuto con duro lavoro e pazienza... di generazioni e generazioni di popoli scomparsi o annichiliti dal progresso e dall'illusione di sconfiggere la povertà.
Questo è il libro di Marco Albino Ferrari....A partire dalla storia dell'abitato di Elva e degli affreschi di Hans Clemer, a quella del Badile e della salita disperata e mortale di Cassin nel 1937, alla scoperta della Val di Mello e della competizione tra Ivan Guerini e Jacopo Merizzi... il tutto in salsa psichedelica..... come raccontato da Giuseppe Miotti.... dalle Dolomiti Bellunesi e di Giovanni Angelini (il nostro John Muir).... alla Valle dei Mocheni con i masi e Giuseppe Sebesta.... la via Eterna delle Alpi Giulie, un tracciato alpino orizzontale di cengia in cengia.... girando intorno ad una montagna... alla storia dell'orso Dino e del suo viaggio attraverso le Alpi.... ogni storia ci lascia a bocca aperta e ci invita a viaggiare... a scoprire queste montagne... che sono in fondo il nostro Far West....
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