Leggo su "La Repubblica" di oggi, che dopo l'approvazione della Legge Cirinnà o Legge n. 76/2016, vi sarebbero state "solo" 2800 unioni civili in tutta Italia.
Premesso il termine di paragone; il 3% della popolazione italiana è omosessuale, mica tutti sono obbligati a sposarsi... manco fosse un obbligo.
Aggiungo poi che, fosse stata anche solo una, l'unione celebrata, il significato di quella legge non era certo questo.
Perché i giornali devono per forza dare un senso negativo a qualcosa di così positivo e che anzi è stato frenato e limitato in tutti i modi?
E' triste notare come, gli stessi "benpensanti" che avversavano la legge, con argomenti tipo: finirà la famiglia tradizionale, si sfascerà la società per come la conosciamo, è la rovina del Mondo eccetera eccetera.... oggi controbattono dicendo: avete visto? Non serve a nulla, non la vuole nessuno, di "froci" che vogliono sposarsi non ce ne sono, quindi la legge è inutile e loro sono degli ingrati, dopo quello che abbiamo fatto per loro, pur forzando le nostre "giuste" convinzioni.
Dimenticano, questi signori, che questa legge è solo il primo piccolo passo, per riportare l'Italia al livello delle altre democrazie europee e dare dignità ad affetti ed amori sino a ieri, nascosti e negati...
Se 2800 unioni vi sembrano poche, pensate a 5.600 persone che hanno legittimato la loro felicità e poi dite se non è un bene.
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