Una visita della mostra "Cose d'altri mondi" è un'immersione in un'altra epoca, in un altro sentire.
Si viene proiettati in un altrove, che ci strania da tutto quanto la nostra cultura ha reso possibile...
Ci troviamo di fronte a reperti etnografici del periodo in cui, il mondo era ancora piccolo e sconosciuto e soprattutto esisteva ancora lo stupore per l'altro, per culture diverse e altre dal nostro sentire... una prosecuzione delle "wunderkammer" ereditate dal XVI secolo.
Punto di riferimento della raccolta di reperti era, il lavoro dell'uomo; l'uomo Faber, il voler riconoscere, da parte della nascente classe sociale borghese, il positivismo, il fare umano e l'umanesimo di ogni latitudine... a fronte di una cultura che si faticava a capire, vi era il voler apprezzare la praticità degli utensili, la bellezza delle statue, l'oggettistica di tutti i giorni.
Consiglio una visita, in concomitanza con una visita del contiguo museo di Palazzo Madama.
Reperti unici.
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