venerdì 3 marzo 2017

Assassin's Creed

Finito di guardare questo film, la domanda sorge spontanea "al netto degli zompi da un tetto all'altro" che resta? Bah! Certamente un enorme delusione.
La traduzione di un videogioco, per sua natura interattivo e coinvolgente, in un film, viceversa passivo e che pretende attenzione è di per sé operazione difficile e che necessita di grande maestria, si viaggia su un filo talmente teso che in un attimo si può cadere da una parte o dall'altra (cioè nel tragico o nel comico).
Qui, sul filo nemmeno ci si arriva, si viaggia sotto, molto bassi, nascondendo il tutto con salti, lazzi, frizzi, combattimenti full contact, senza una trama, senza un'idea, senza sapere dove si andrà a parare.
Ed allora ecco il nostro che, nei panni di Callum Lynch dopo aver visto morire sua madre per mano di padre e scansato la pena di morte per omicidio, si ritrova in una struttura sperimentale, ove con un macchinario fantascientifico lo si invia nel passato dell'Inquisizione nei panni del suo antenato Aguilar nella setta degli assassini, destinato a protegger la mela... (se fosse stata una carota, certo il film avrebbe preso un'altra piega).
Deluderà molti, a mio giudizio. Sia chi ci ha giocato, sia chi non lo conosce o solo per sentito dire...
E il buon Fassbender (che a me piace) pur mettendocela tutta, non riesce simpatico, non coinvolge, pur saltando come una scimmia da un edificio all'altro e menando le mani per tutto il tempo.
Eppure c'erano tutte le condizioni, per farne un film di più ampio respiro, vuoi per il periodo storico (la fine del 1400), vuoi per i personaggi (i Templari, la Chiesa, l'Inquisizione), vuoi per l'argomento che mai stanca (la lotta tra il libero arbitrio e il controllo dello stesso).
Un vero peccato, veder trasformare un'ottima idea in un percorso di parkour senza alcuna soluzione e legame... Amen.

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