Abituato ad altre cime, mi guardo intorno alla ricerca di baite, alpeggi, malghe, segni di pascolo e di recinzioni a delimitare le proprietà ed i ricoveri per gli animali. Tutti quei riferimenti, insomma, che fanno per me la montagna. Ma è evidente che oggi, mi dovrò accontentare di quello che passa il convento.
Incontro infatti, una serie di edifici che, con il loro stato di abbandono, testimoniano non tanto la lotta contadina per strappare vita e sussistenza dalle terre alte, ma reddito dai divertimenti cittadini.
In sé non vi sarebbe grossa differenza, se non fossero alcuni elementi a far dubitare...
Intanto la sconfitta subitanea di un modello durato solo pochi anni, a fronte di quello contadino, morto e sepolto a causa del richiamo del benessere cittadino, ma pur sempre vissuto e modellato/modellante il territorio per centinaia di anni.
Poi, le caratteristiche dei fabbricati che fanno del cemento e delle forme scimmiottanti di "altra" architettura la vera sorpresa. Non siamo/non sono abituato a toccar con mano il fallimento e il degrado più simile alla periferia urbana o peggio all'industriale dismesso... e questo fa veramente strano.. la famosa cattedrale nel deserto... anche se bianco.
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