venerdì 17 marzo 2017

Imperium

E fu così che Daniel Radcliffe, il notissimo maghetto di Harry Potter, si trasforma nel nazista americano, per finta ovviamente, da infiltrato... per far conoscere l'altra faccia del buonismo USA.
Se non fosse doppiato da schifo (sembrano le voci del sette nani, perdio!) e la trama facesse acqua da tutte le parti, potrebbe anche essere credibile.
Ma, quando in un film, per tappare un buco ci metti del silenzio e dell'inazione, senza alcuna tensione, rischi veramente di far addormentare il mondo.
Aggiungi poi, l'ennesimo elenco di stereotipi degni della filmografia americana: nazista cattivo, brutto, sporco ed ignorante. Leader nazista pulito, intelligente (ascolta Brahms) e riservato (forse un poco omo)... aggiungi la solita sfilata di neonazi, tra due file di molesti neri, barboni, femministe ed effeminati... la solita sceneggiata dei nazi di fronte ad una coppia nero/bianca... ed hai fatto il film.
E dire che Daniel ce la mette tutta per calarsi nel ruolo, ma evidentemente non basta a riempire le falle di una regia che non sa andare oltre il racconto.

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