Dries Ripaghen è stato un cacciatore e venditore di ebrei nell'Olanda occupata dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ha fatto ciò che facevano i nazisti, ma molto peggio, per arricchirsi, facendo dell'odio razziale un affare d'oro (per lui) e mandando a morire gli ebrei truffati.
Il film ripercorre la sua storia, dall'occupazione e sino alla liberazione dell'Olanda da parte degli Alleati.
Come un'anguilla, Ripaghen riesce ad imbrogliare i tedeschi, soffiando loro le ricchezze dei perseguitati, trovare ebrei e sfruttarli, oltre a gestire un sottobosco criminale che gli permette di distribuire vantaggi ai suoi affiliati.
Che i nazisti sapessero usare fedeli alleati, pescandoli trai delinquenti locali è cosa nota. Questo bel film biografico ce ne rappresenta le letali applicazioni.
E' evidente la differenza tra Ripaghen, che agisce per soldi e la resistenza, che agisce per amor di Patria, e ancora dai nazisti, che pur follemente, sono coerenti nel loro piano razzista.
La fine della Guerra ed il cambio di guardia non lo coglie impreparato, si aggrappa alle lotte tra fazioni avverse che vogliono sostituirsi al potere in Olanda (i comunisti da una parte, i conservatori dall'altra) facendo leva sul nuovo conflitto che si prepara - la Guerra Fredda, per usare menzogne e informazioni e guadagnarsi la fuga verso il sud America.
Morirà in Spagna nel 1973...
Ottima storia, trama credibile, momenti di tensione e di paura... Un vero criminale.
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