mercoledì 4 gennaio 2017

Anni Frolli

 
Un catalogo di indimenticabili figurine italiane, ma anche un libro che rivela sotto il tratto del vignettista geniale, un grande narratore dell'Italia vera e inconfessabile, una figura unica di poeta, visionario, disegnatore che ha fatto della satira un genere di altissimo livello artistico, sottraendola alla deperibilità e al conformismo dell'insulto e dell'inventiva.
Difficile concentrare tanta intelligenza in una sola vignetta, destinata a colpire al cuore.
Ci voleva il poeta che ha incantato i bambini con la Pimpa, il sulfureo narratore per adulti di Ada, Macao, e degli altri romanzi "sconvenienti", il "raccontatore di fumetti" di Sandokan, di Colombo e Casanova per concentrare tanti e differenti umori in un unico super genere, la satira appunto.
Proprio per questo le invenzioni di Altan, da Cipputi all'affarista - porco alla puttana voluttuosa, oltre a vivere nel singolo colpo d'occhio sono capaci di raccontare compiutamente una storia: a nostra.
Senza guardare in faccia a nessuno, senza alcun autocompiacimento, con amore e ironia, senza alcun cinismo ma anche senza tolleranza alcuna.
Maestro del rovesciamento, Altan ci insegna a rovesciare contro noi stessi ogni pensiero cattivo o molesto, ogni idiozia che riusciamo ad emettere. (tratto dal libro).
 
 
E' del 2001 questa simpatica raccolta di vignette del terribile Altan. Per chi non lo conoscesse (pochissimi) è il disegnatore della Pimpa... il cagnolone a pallini rossi e dell'Arnaldo.
Qui in veste politica, polemica e ferocemente anti borghese, anticlericale, anti tutto.
Anche se poi, un po' di buonumore, di retrogusto divertente, di presa in giro bonaria, ce la regala comunque.
Come spesso amo scrivere: racconta di più un piccolo fumetto di un resoconto dettagliato. Ed in fondo la nostra recente e meno recente (ma sempre uguale) vita politica, sociale e culturale, si riesce a condensare in queste piccole immagini... dove nulla è lasciato al caso.. ma la pernacchia, la rassegnazione, la difesa del nulla da parte di improbabili personaggi (che poi siamo tutti noi) ci viene raccontata, come in uno specchio che in parte ci deforma.. ma mica poi tanto..
 

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