domenica 8 gennaio 2017

Jack Reacher - Punto di svolta

Non si può negare che Tom Cruise sia e resti un grande attore. A cui basta cucire intorno un buon film per fare non certo il capolavoro, ma sempre e comunque qualcosa di piacevole.
E' il caso di questo "Jack Reacher", la cui trama è abusata, eppure capace di tenerci incollati allo schermo.
Gli anni passano e realizzare qualcosa di guardabile, sfruttando la "fisicità" di Cruise diventa sempre più impegnativo... non avendo altri argomenti da mettere in campo...
Assistiamo così alla necessaria mutazione, legata al trascorrere del tempo, che porta l'acrobatico Hunt (quello di Mission Impossible)  a trasformarsi nel torello Jack... cioè meno zompi e più pugni...
La mutazione non toglie tuttavia, nulla della capacità di Cruise, di divertire e catturare l'attenzione dello spettatore... tenuto conto che, anzi, anche noi nel frattempo, suo pubblico fedele, siamo cresciuti, accasati, abbiamo messo su qualche kilo e qualche capello bianco e tutto sommato, un divo che invecchia insieme a noi è maggior garanzia rispetto ad un Dorian Gray qualsiasi...
Cruise alias Jack, ex militare irrequieto, deve sventare una congiura ordita alle spalle degli States da parte di militari corrotti... che per denaro non si fermano di fronte a nulla.
Siamo lontani anni luce dai contractor dell'ultimo film di Mitchell Zuckoff  "13 Hours" o dei militari di Eastwood in American Sniper.
Insomma siamo lontani da tutto. Ma non per questo, non ci si diverte, emoziona e infine si parteggia, per questo personaggio che vorrebbe metter su famiglia ma non ci riesce e come un cavaliere solitario si aggira per gli States in cerca di giustizia...

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