Sulle cause e i motivi che portarono alla fine si sarebbero potuti scrivere interi capitoli nei libri di storia. Ma dopo la fine nessun libro venne scritto più. (tratto dal libro).
Recentissima fatica del bravissimo disegnatore GIPI. Di lui ho già letto e commentato "Appunti per una storia di guerra" e "LMVDM" (La mia vita disegnata male) e di entrambe mi è piaciuto tantissimo il tratto e la storia narrata.
Eccoci quindi a commentare questo testo. La vicenda prende il via da un evento catastrofico, di cui i più grandi hanno notizia, e che ha portato alla cancellazione della precedente civiltà. Rimangono certo, alcuni edifici (qualche baracca, una zona industriale), ma nulla di ciò che avveniva prima è presente.
Tra rimpianto per il passato e timore per il presente (il futuro non viene preso in considerazione), si dipanano alcune storie. Persone che devono fare i conti con una natura avara. Poco cibo, scarse relazioni sociali basate sul sospetto e sulla paura, nemici pronti ad uccidere in nome di un Dio fasullo ed autoproclamato, cannibalismo, ignoranza....
Spetta ai più giovani, portare domande, dubbi, speranze, richiesta di ricordi e chiarimenti. A loro gli adulti non sanno o non vogliono rispondere... Tutta la vicenda ruota intorno ad un quaderno di appunti che nessuno vuole leggere. Chi perché non ne è capace, chi perché ne teme i contenuti, chi perché ne vede i pericoli. Cosa si è disposti a fare per conoscere la verità? Per conoscere il passato e forse il futuro? E' l'ennesima lotta tra materialismo (necessario, ancor più in situazioni drammatiche) ed elevazione dello spirito. Tra essere e sapere di essere... Bellissima storia, disegnata con passione e capacità poetica.
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