giovedì 26 gennaio 2017

La frontiera invisibile

 

Kilian Jornet è conosciuto in tutto il mondo per le sue imprese sportive che lo vedono macinare kilometri verticali alla conquista delle cime più famose del mondo, oltre ad aver vinto numerosi premi e riconoscimenti in gare sportive di altissimo livello.
Ma questa capacità non potrebbe spiegarsi se non con una passione (insana) che lo accompagna sin da piccolo e che lo fanno desiderare le montagne più di ogni altra cosa.
Questo libro, molto intimo, lo vede descriversi in un determinato momento della sua vita. La morte di un carissimo amico durante un'ascesa, la messa in discussione di tutti i suoi valori, la scoperta di un nuovo importante amore, la necessità di tracciare un rendiconto e un'idea del futuro.
Tutte queste cose lui le racconta a cuore aperto, mentre ci descrive la salita sul Gosainthan in Nepal, in compagnia di due forti scalatori.
Ci passano di fronte: azioni folli, azioni di forza incredibile e capacità mentali che permettono di superare ostacoli enormi, la fame, la sete, il freddo, il rischio di morire, privazioni ingiustificabili all'essere umano medio... ma come scrive Kilian, non facciamo tutto questo per arrivare in cima.
La nostra/sua felicità è il viaggio... l'essere proprio dove si vuole essere per poter dire un domani: ho vissuto e non invano.

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