Inventare qualcosa di nuovo nel mondo del cinema horror non è per niente semplice.
Ci prova questo episodio già prequel del noto Ouija (in passato descritto in questo spazio) e con discreti risultati.
Chiariamoci subito: nulla di eclatante o di clamoroso, ma un discreto filmetto ove i colpi di scena sono immediati, efficaci e giocati tutti sulla figura della piccola Doris Zander (Lulu Wilson nella realtà) e sulla sua possessione demoniaca.
Questo genere di film ha una dinamica abbastanza prevedibile.
C'è un prima ove possiamo trovare una famiglia che di sereno non ha molto... che a seconda delle trame: ha appena cambiato casa, la sta per perdere, ha avuto un trauma con la perdita di qualcuno, o che cerca di stare a galla economicamente...
C'è un durante, ove vengono evidenziate le regole che non devono essere violate, e che regolarmente non verranno rispettate...
C'è un crescendo di stranezze... di oggetti che si spostano, rumori, suoni striduli, già descritto comicamente in altri post ... e poi vi è il gran finale: la rivelazione del mostro.
Che vuole il mostro? A seconda dei casi, vuole appropriarsi di una vita (per farne cosa non si sa), vuole entrare nel mondo dei vivi (per fare danno evidentemente), vuole fare del male (da quel sfigato che è si vuole vendicare contro chiunque).
Nel film in questione, il mostro ha i suoi buoni motivi per manifestarsi e lo farà a spese degli occupanti della casa... uccidendo e rendendo folli.
Ultimo appunto, un cameo dopo i titoli di coda, in cui vediamo una Paulina Zander (la Lin Shaye di Isidious 3) ora invecchiata che riceve visite...
e si ricomincia....
e si ricomincia....
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