sabato 6 settembre 2008

Una giornata no

Quando si dice una giornata no.
Sveglia alle 4 stamattina con l'intenzione di andare a funghi.
Piove, ma vado lo stesso...
Distributore, 20 euro per la benza, l'automatico si mangia i soldi.... 2 parolacce, altro distributore, 10 euro e riparto.
Durante il viaggio ripasso l'ordine delle cose: preso tutto? No, ovvio, dimenticato i sottopiede degli scarponi....
Oramai sono in viaggio, ci metto della carta. Mi costerà un male ai piedi per qualche giorno.
Arrivo in Valstrona, sono le 6, é ancora notte, piove che Dio la manda... Frontalino + pila per la luce per vedere dove vado.
Il buio si protrae sino alle 8,30, mi aggiro nel bosco come un imbecille, tutto solo, salvo una mandria di cinghiali che mi traversa la strada.
Continua a piovere sempre più forte. Funghi? nemmeno l'ombra. Mangio un panino in piedi con l'ombrello tra due rami (quello almeno l'avevo portato).
Salgo ancora, prendo un ramo in fronte (caz...) un bernoccolo dolorante.
Arrivano le 11,30 e ho raccolto 4 funghi (in 5 ore e 1/2) un vero primato.
Giro i tacchi, male ai piedi, male alla testa, Torno a casa.

1 commento:

  1. VEDIAMO SE TI BATTO: torno a casa alle 3 del mattino, aggiorno il blog, mi addormento alle 5, mi alzo alle 8 coi crampi allo stomaco, vado al pronto soccorso, cosa mai sarà? Aria inesplosa nell'intestino? Colica renale? Non sapendo cosa fare i medici mi fanno una colonscopia, mi mettono una sonda, mi fanno una puntura e mi dicono: ORA PROVI A MASSAGGIARSI IL PANCINO, VEDIAMO SE LE PASSA....
    Morale della favola?! adesso ho male al sederino!!

    RispondiElimina

Niente parolacce, né!

Perché dono