Alcuni giorni or sono, ho letto il discorso di insediamento di un neo sindaco in un comune di piccole dimensioni come ce ne sono tanti sul nostro territorio.
L'ho letto distrattamente, poi l'ho riletto, poi non contento ho cercato di capirne meglio i contenuti.
Tolte le iperbole, il richiamo al fato, la richiesta della benedizione di Dio, un cenno al momento storico, eccetera, di concreto e soprattutto di legato all'oggetto vi era ben poco.
Manca, credo, il senso della misura.
Pur comprendendo le ragioni di soddisfazione del neo eletto, mi ha colpito il fatto che, un piccolo fatto quale un normale avvicendamento amministrativo alla guida di ente locale, voglia essere fatto passare come un epocale evento, manco la caduta del muro di Berlino.
Che dire? Anche solo commentarli certi fatti mi mettono tristezza.
Sai cosa si dicono i vecchi quando si incontrano al mercato? Ou satu chi che le mort??
RispondiEliminaQuesto per dire non mi sono mai preoccupata di ascoltare discorsi di neoinsediamento, l'unico che io abbia mai sentito è quello del Neopresidente dell'UNITALSI (l'assciazione di volontariato di cui faccio patrte che porta i malati a lurd e loreto) e quello era tutto incentrato su papa, madre teresa, bernadette, santi e madonne.. mi sarei volentieri dedicata ad altro.. odio i discorsi in cui bisogna pensare per capire metafore e riferimenti biblici...