Ed eccoci alla leggenda de "el hombre muerto": un cavaliere senza testa che nell'arroventata terra di confine fra il Texas meridionale e il Messico spaventa i pochi folli che ci si addentrano.
Non bastassero bande di Apaches e Comanches, rapinatori, razziatori di bestiame, trafficanti d'armi e di whisky, cacciatori bianchi di scalpi indiani… insomma, il rischio di lasciarci la pelle era altissimo, senza contare l'eventualità di venire sbranati dalle belve selvatiche, morsicati dai serpenti a sonagli, contagiati da qualche malattia infettiva, ridotti allo stremo dalla fame e dalla sete.
Lo spirito di un vaquero messicano?
Un fantasma, un demonio?
Nel 1850 questo essere si aggirava davvero nel Texas… e senza testa!
E, come non rammentare il più recente riassunto cinematografico de "il mistero di Sleepy Hollow" ove il fantasma di un soldato dell'Assia, privo di cranio (mozzato da un colpo di cannone) che tutte le notti si aggirava nel campo di battagli alla ricerca della sua testa, viene manipolato per uccidere e intimorire?
Insomma, come non accettare che, certi luoghi, non possono prescindere dal lugubre, dal mistero, dal terrore e dal soprannaturale?
In questo caso é dato a Tex e soci il compito di svelare il mistero e riportare razionalità in un "non luogo", quale è la frontiera… il come lo scopriremo leggendo il racconto.
Nessun commento:
Posta un commento
Niente parolacce, né!