martedì 4 febbraio 2020

Dei delitti e delle pene

La giustizia é il vincolo necessario a tenere insieme una società e tutte le pene che oltrepassano questo vincolo sono, per loro stessa natura ingiuste.
E' questo il principio semplice e rivoluzionario ad animare il più celebre trattato dell'Illuminismo italiano: pagine che tuonano contro le pena di morte, la tortura, l'oscurità delle leggi, la confusione tra reati e peccati.
Pubblicato per la prima volta nel 1764, nelle intenzioni di Beccaria questo scritto avrebbe dovuto dare inizio a una nuova era, sciogliendo una volta per sempre il diritto dalla violenza, la legge dall'arbitrio, la giustizia al privilegio.
A oltre duecentocinquant'anni dalla sua pubblicazione l'opera di Cesare Beccaria "Dei delitti e delle pene", continua a rappresentare una pietra miliare nella storia del pensiero filosofico e giuridico relativo al settore della giustizia penale. (tratto dal risvolto del libro)
 
Un libro che, nonostante il tempo trascorso, anzi - a maggior merito proprio per questo, continua a costituire un pilastro della conoscenza delle dinamiche che muovono le società e contenere massime di una attualità, in una materia incandescente, la giustizia, che tocca ognuno di noi, il nostro essere, le nostre società e che spesso tendiamo a dimenticare sino a quando non ci toccano o no ci troviamo di fronte ad un evidente ingiustizia. Parimenti, a dispetto del nostro definirci "civili" spesso i nostri sentimenti nei confronti dei "rei" o presunti tali, sono spesso mossi da idee e tensioni che di umano non hanno nulla… dimenticando così la lezione del Beccaria. Perché "le leggi sono le condizioni, colle quali uomini indipendenti ed isolati si unirono in società, stanchi di vivere in un continuo stato di guerra e di godere una libertà resa inutile dall'incertezza di conservarla. Essi ne sacrificano una parte per goderne il restante con sicurezza e, tranquillità. La somma di tutte queste porzioni di libertà sacrificate al bene di ciascheduno forma la sovranità di una nazione, ed il sovrano é il legittimo depositario ed amministratore di quelle". Immenso.

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