Tre buoni motivi per vedere questo film: Bruce che scende (non salta fuori, non viene sbalzato, scende) da un’auto in testacoda, il fascino di Helen Mirren, la follia di John Malkovich.
E già basterebbe.
Aggiungete una squadra di comprimari azzeccati ed ecco servito una specie di pranzo della domenica con i parenti più cari: gustoso, divertente, nostalgico, appagante.
Perché con certi attori è come in famiglia… li vedi invecchiare, non ti deludono (quasi) mai, e quando credi di conoscerli ti sanno stupire.
E’ il solito inseguimenti/sparatorie, dirà qualcuno… sì, ma avercene!
Senza contare che appena dietro il pretesto narrativo dell’agente segreto che vorrebbe godersi la pensione (ma ne siamo poi così sicuri?) si nasconde una triste morale: quale che sia il nostro ruolo nella società, quando il sistema ci avrà spremuti a dovere e messi da parte, guai a chi si ritroverà solo con i propri ricordi.
Cercate di non avere solo il lavoro da rimpiangere, anche se era pirotecnico.
Cercate di avere amici e una persona da amare.
Rifletteteci.
Questo post è un contributo di Ezia, ospite del mio Blog.
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