Perché Michael Wingate, giovane imprenditore edile dall’oscuro passato e dal brillante futuro, viene preso di mira da due killer spietati d’ignoto mandante?
Tra le migliaia – miliooooni – di possibili risposte narrative, Gregg Hurwitz ne va ad inventare una che più stramba non si può.
Ma siccome il numero di pagine che restano da leggere dopo aver fatto la scoperta è irrisorio rispetto a quelle già lette, ci si butta tutto alle spalle con un bonario machecazz… e si arriva fino in fondo. Quanto meno per scoprire se e come il nostro eroe riuscirà ad avere la meglio sui suoi potenziali aguzzini.
Scrittura efficace e già bella pronta per una trasposizione cinematografica, qualche personaggio azzeccato (l’amico Shep), altri meno (la figlioletta Kat: non ci credo che una bimba di otto anni se ne possa uscire con espressioni come le sue), un certo appeal ai sentimenti… et voilà si finisce.
Sotto il prossimo.
Questo post è un contributo di Ezia, ospite del mio Blog.
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