domenica 3 febbraio 2013

Limonov di Emmanuel Carrère

 
"Limonov è un libro stupefacente, inclassificabile.
E' sconvolgente… gli uomini sono tutti legati ad un'epoca e a pochi luoghi, i più avanzano come possono, passo dopo passo… Limonov vuole di più.
Vuole sentirsi un essere vivente a tutti gli effetti.
Che importano i valori e il contesto, sarà teppista, poeta, vagabondo, maggiordomo, mercenario e quasi criminale nelle inestricabili guerre dei Balcani, capo di un partito nazional bolscevico nella Russia del post-comunismo, prigioniero a Saratov e poi a Lefortovo.
Eroe che l'ombra, la monotonia dei giorni e i semplici piaceri della vita quotidiana uccidono più di ogni altra malattia.
Il personaggio romanzesco che Limonov sogna di essere vuole il rumore, la luce accecante e la frenesia.
Carrère gli offre tutto questo, nero su bianco. Lo porta dove Limonov, nei suoi stessi libri, non saprebbe arrivare. (Commento di Yasmina Reza). 
 
 

 
Limonov é un fascista. Ma é prima di tutto un uomo. E che uomo!
Uno che ha attraversato gli ultimi 60 e oltre anni sempre a testa alta. Soffrendo come ognuno di noi, ma con la schiena dritta, senza pentimenti e senza paura.
Ha fatto sua la frase di Cesare "meglio primo in Gallia che secondo a Roma" e di tale idea ne ha fatto uno dei capisaldi del suo modo d'essere.
Non é un libro per educande, quello proposto da Carrère. Ma é un libro che descrive con minuzia di particolari, la nostra Storia e quella di Eduard Savenko, in arte Limonov, che dal profondo della Russia ha visto e cambiato il Mondo.
Bellissimo.

Nessun commento:

Posta un commento

Niente parolacce, né!

Perché dono