mercoledì 20 febbraio 2013

Erezioni 2013

Ed eccoci qui! Finalmente pochi giorni ci distanziano dalla scadenza elettorale.
Poi ci sarà la bagarre del "Abbiamo vinto tutti" e del "Hanno perso gli altri".
Qualcuno ha definito inutile, chiassosa, rissosa, priva di contenuti, questa campagna elettorale; Io invece dico che di spunti ce ne sono stati parecchi.
Usciamo da un ventennio di governo alterno da parte di un comico e ci apprestiamo ad un altro ventennio con un altro comico. E' comico!
Ricevo a casa cartelle con rimborsi IMU. Le apro speranzoso ed emerge una faccia di plastica di un anziano libidinoso che promette soldi in cambio di voti.
Mi propongono un nuovo liberal e poi il poveretto si accorge (o viene accorto) che non ha i titoli di studio. In passato si andava a Tirana per il diploma (il Trota) oggi titoli di studio e master si dichiarano ma non si sudano.
A proposito, anni fa sono stato in Norvegia, posso dire di aver fatto un Master a Trondheim?
Ultima chicca la propone la lista "Fratelli d'Italia" uno dei micro drammi della galassia di destra (quello sfasciamento totale che l'on. Fini é riuscito a compiere, meglio di tanti anni di lotta comunista).
Nozze Gay? Non votate col culo!
E' originale. Senza dubbio. E forse farà proseliti.
Che dire poi dei manifesti elettorali? Kilometri di disgustosi pannelli metallici fiancheggiano strade e piazze italiane occupate da sparuti faccioni che implorano il voto. In cambio? Nulla ovvio.
Alcuni spot: "La Lombardia in testa" (che minchia devi avere in testa? il Lazio? ti candidi a Varese, pirlone!) "Votami per togliere il finanziamento ai partiti" (ma cazzo! non lo hai tolto in questi 20 anni di sottogoverno e adesso te ne accorgi?)." Scopiamo? Via la vecchia politica" (chiaro richiamo pecoreccio) "Scegli di andare avanti" (si ci manca solo che scelgo di andare indietro. Richiamo automobilistico).
Unico dato positivo é che grazie alla dipartita anticipata del Papa, la bagarre politica italiana sarà presto messa in soffitta anche se noi ovviamente continueremo ad avere gli stessi problemi di sempre.
Ma almeno ci saremo divertiti un casino.

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