Passa in rete in questi giorni.
E' la foto dell'elefantino che non vuole staccarsi dalla madre (pure lei elefante ovvio) uccisa dai bracconieri e privata delle zanne.
Come non provare empatia, soffrire per questo animale, augurare ogni disastro agli uomini, crudeli cacciatori?
Eppure, eppure ...
Decido in FB di fare il Troll. Quello che mette i puntini, quello che si é dispiaciuto, ma antepone la crudeltà o peggio l'indifferenza che, gli esseri umani spargono a piene mani tra simili e ritenendo gli animali, degni di rispetto, trattati da tutti come pupazzetti su cui piangere o ridere se, e solo se si badi bene, somigliano a noi, nel riso e nel pianto, nell'allungare la zampa o nel chiedere le coccole ed il cibo.
Amo gli animali come amo gli esseri umani. Ma non mi spiego come, una massa enorme di idioti possa commuoversi dell'elefantino e fottersene altamente del prossimo.
Non ci riesco a capacitarmi.
Questi bellissimi esseri non ci assomigliano e prima ce lo mettiamo in testa meglio sarà per tutti. Soprattutto per la loro dignità.
Impariamo a rispettarli quali animali, esseri mossi da sentimenti diversi da noi anche se coincidenti nelle parti più profonde (paura, fame, crudeltà) e pretendere per loro possibilità di vita degna e prospera. Non circhi, non zoo, non cucce (e non parlo di cani e gatti, intelligenti ed integrati compagni di vita).
Ma nel farlo pensiamo anche agli umani.
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