Un momento in cui, senza nulla togliere a tutte le cose belle che lascio a valle, ritrovo un poco me stesso, grazie a quella combinazione geniale e ineguagliabile fatta di più addendi. fatica, sudore, fiato, paesaggi, cammino, amici, selvatico, colori, balia degli elementi naturali e dell'imprevedibile, un pizzico di rischio… ecco, è questa la montagna per me.
Il luogo, lontano ed alto, ove poesia e concretezza si mescolano irrimediabilmente, struggendomi senza rimedio.
Il luogo, altrove, ove si ritorna umani, nel bene e nel male… ove ogni cima raggiunta ci appare traguardo meritato… ineffabile ma sudata, limite estremo della salita e subito persa, verso altra meta.
Per questo momento prezioso. Perché non si può che tornarne impreziositi… appagati e turbati…
Ne parlo perché riesco a leggerlo negli occhi dei miei soci di escursione… ed è questo che ci accomuna, molto più di mille parole… meglio il silenzio, il sorriso e la fascinazione dei luoghi.
Ma veniamo brevemente al giro di oggi. Da Quarna si sale sino a dove l'auto consente… parcheggio comodo e da lì facile ed evidente tracciato… il panorama è speciale e sia all'andata che al ritorno godiamo di un'aria fresca e di un cielo terso… anche se le nuvole in lontananza sottraggono la vista del Rosa… intorno a noi, montagne note e salite.
il Massone...il lago d'Orta...
il Capio...
la cima del Mazzoccone...
il Leone...
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