Montagne selvagge quelle della Valgrande. Al punto che, una breve deviazione dall'originario percorso ti porta altrove. Se per alcuni può apparire seccatura, per me è stata rivelazione.
Partito con l'idea di salire il Proman (partenza da Colloro) prendo troppo a sinistra e mi ritrovo all'Alpe Colla.
Capisco che qualcosa non quadra, ma oramai che fare? Decido così di continuare e... quella che mi si apre davanti è un'alpe selvaggia, percorso (classificato T4) da fare con la dovuta attenzione, ed un traguardo fantastico.
Alpeggi abbandonati, ruderi a strapiombo sulla sottostante Val d'Ossola, sentieri per capre o peggio. Ma una pace, un silenzio, colori e profumi senza pari.
Ecco in lontananza l'Alpe Curtet e la bocchetta di Saler. il percorso è ripido e silenzioso, la luce del mattino porta il calore del primo sole dove la brina è ancora presente...
il panorama è senza pari e mi ci beo.. dopo un paio di panini e alcune foto, la discesa, non senza rimpianti per dover lasciare anzitempo un luogo così bello.
I 4.000 del Sempione in lontananza...
Vista dalla bocchetta...
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