Titolo originale "The French Connection" é un film del 1971 con un esuberante Gene Hackman e un altrettanto bravissimo Roy Scheider.
Siamo di fronte al "FILM" non ad un film qualsiasi! Tratto da una storia vera, e da un romanzo ad essa ispirato, diviene presto un cult-movie per il montaggio delle scene, per la rappresentazione dell'ambiente urbano: un paesaggio metropolitano crudo e dai colori freddi, per una trama cruda ove la crudeltà é necessaria per sopravvivere. Bella la contrapposizione tra i poliziotti, spesso privi di scrupoli e con problemi personali di ogni tipo e i delinquenti che sanno spassarsela, ma vivono una vita sempre sul filo dell'arresto o della morte violenta.
Il finale amaro fa riflettere. Tanta fatica, tanta rabbia, tanta tenacia per giungere a pene miti o alla fuga del principale colpevole. Quasi che non si volesse vedere la legge in azione, ma piuttosto una rivalità tra due mondi diversi, entrambi con le proprie debolezze ed errori (esemplare l'uccisione del poliziotto da parte di Doyle/Hackman subito superata dalla volontà di chiudere la partita con il capo dei trafficanti).
Gli appostamenti dei poliziotti che vedono il tenore di vita dei malviventi fa crescere la tensione, la rabbia, l'ingiustizia al punto da dimenticare i ruoli, in questo il regista Friedkin é bravo, e far scattare in noi una sana gelosia che poi finisce per giustificare anche le devianze di chi la legge dovrebbe farla rispettare.
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