"Il romanzo dell'oscura, crudele Sicilia.
Il dramma di un investigatore lucido che, quanto più indagava, tanto più nell'equivoco, nell'ambiguità, moralmente e sensualmente si sentiva coinvolto".
Due morti ammazzati, preannunciati da un biglietto di avvertimento. Ma chi dei due morti è il vero destinatario della minaccia e chi effetto collaterale. E poi quale è la colpa che li ha portati a morire entrambi il primo giorno di caccia.
Così muoiono due notabili e si aprono subito le voci, le dicerie, le cattiverie, i "te l'avevo detto"... quasi che morire sia una colpa a prescindere... sulla vicenda indaga suo malgrado il Professor Laurentana, in un incrociarsi di misteri, bisbigli, falsi o veri indizi... ma chi ha ucciso e chi voleva la morte? Più del finale, di per sé feroce, è il contesto, quel "a ciascuno il suo" che incute terrore, pericolo, insicurezza... per scoprire che le nefandezze peggiori prendono il via da bisogni e cupidigia che parte da lontano.
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