I DECRETI. Perché di Decreti si tratta, e di Ordinanze, e poi di Circolari, Regolamenti, Grida Manzoniane, Urli dai balconi, strepiti, maledizioni dai Social… insomma un marasma di obblighi, indicazioni, regole, che cambiano, mutano, si inaspriscono, vengono superate durante la notte, poi però sono in contrasto tra loro, poi vengono reinterpretate… Allora!?
Se all'inizio il Decreto era benvoluto, quasi desiderato, necessario a dare una traccia, un'ancora cui attaccarsi in un momento di confusione, poi il Decreto, presto divenuto molti, è stato un modo per dar conto di un'inazione. Cioè, non riesco a far molto, i risultati non si vedono, e allora vai di riduzione progressiva dei diritti civili. Non ci si muove, non si lavora, non si fa sport, non più di due persone, non più di 200 metri da casa, non fuori dal Comune di residenza, non questo e non quello… che ci starebbe pure, tenuto conto del drammatico e per certi versi presente e futuro che ci attendono.
Ma farne uno al giorno? Farne due, tre a settimana? E farli in contrasto tra loro? Lo Stato Italiano, che non ha mai brillato in chiarezza, quando scrive leggi in tempi di vacche grasse, figuratevi in tempi di crisi… e le Regioni? Quelle che pare vogliano fare a gara a chi piscia più lontano… eccoli lì in uno sbrodolio legislativo senza pari… E il povero cittadino? A chi si aggrappa? Al lasciapassare! Ovvio...
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