"Tucidide, Uomo politico ateniese, comandante militare, appaltatore delle miniere d'oro che Atene occupava in Tracia, è stato il principale testimone e narratore della Grande Guerra che oppose Atene a Sparta (431 - 404 a.C.). Un immane conflitto che segnò l'inizio del declino della Grecia Classica. Tucidide non amava la democrazia, ma seppe convivere col secolare regime democratico, fino al momento in cui, nel 411 a.C. un sanguinoso colpo di Stato portò al potere i suoi amici oligarchi. Cosa accadde allora a Tucidide? Si schierò con l'Oligarchia? Dovette eclissarsi al crollo del breve regime oligarchico? Certo è che, proprio con i fatti di quel terribile 411 a.C. la sua narrazione, si interrompe. Questa coincidenza è il punto di partenza, e forse la chiave, per dipanare la sua vera biografia, offuscata da una massiccia leggenda che fa di lui o un incompetente mentitore o la vittima di una colossale, inspiegabile ingiustizia, culminata in una improbabile condanna a morte".
Luciano Canfora, con questo bellissimo libro, ci regala un saggio del lavoro dello storiografo, in questo caso che indaga su un altro storiografo e, attraverso la sua riabilitazione, porta a nuova luce i suoi scritti.
La vicenda è presto narrata. Tucidide a capo delle forze navali greche (7 navi) si trova a Tarso (isola ribelle da tenere sotto controllo)... Eucle comanda le poche forze terrestri che controllano Anfipoli... il colpo di mano del generale spartano Brasida li coglie di sorpresa... persa Anfipoli, Eucle si rifugia ad Eione, ove giunge Tucidide e riesce a frenare l'invasione.
Da qui la lunga vicenda che parrebbe aver portato al processo contro i generali, non in grado di prevedere (era impossibile) resistere (senza forze militari) e respingere (ancora peggio) gli Spartani.
Tutte le congetture raccolte nel tempo e rinviate di scritto in scritto, di storico in storico, portano a credere che Tucidide sia stato esiliato.... Canfora dimostra che vi fu un evidente errore di lettura dei documenti, scambiando l'esilio di Senofonte (colui che proseguì gli scritti di Tucidide) con quello del primo... arrivando a strapazzare la verità pur di giustificare gli eventi... Riabilitato Tucidide, viene riabilitato quanto da lui narrato... non un bugiardo che raccoglieva da terzi quanto raccontato.... ma uno storico che poteva affermare di aver "congetturato, previsto, visto".
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