Ghost Ship film del 2002 fa rivivere l'era dei transatlantici, vero predominio italiano del secondo dopoguerra e l'alone di leggenda che intorno ad essi gravitava.
Aggiunge poi l'horror, il terrore, i fantasmi, addirittura il demonio.
Il transatlantico "Antonia Graza" scomparso 40 anni prima nel mare di Bering, riappare improvvisamente.
Un gruppo di cacciatori di relitti si getta al suo inseguimento e riesce ad abbordarlo. Sarà l'inizio di un incubo.
Tra le curiosità: la cantante Monica Mancini è la figlia del mitico compositore Henry.
Il film è ben costruito, claustrofobico, demoniaco.
I fantasmi sanno toccare i tasti giusti, il denaro, le donne, l'alcool, l'odio, la paura. Sanno cioè scavare nel fondo dell'anima di ciascuno dei personaggi per distruggerli e condurli a morte certa.
Bellissima infine la nave, il senso di marcio, di malsano e cattivo, mescolato con il grandioso passato del transatlantico danno un idea di decadenza e degrado accattivante.
Il film è ben costruito, claustrofobico, demoniaco.
I fantasmi sanno toccare i tasti giusti, il denaro, le donne, l'alcool, l'odio, la paura. Sanno cioè scavare nel fondo dell'anima di ciascuno dei personaggi per distruggerli e condurli a morte certa.
Bellissima infine la nave, il senso di marcio, di malsano e cattivo, mescolato con il grandioso passato del transatlantico danno un idea di decadenza e degrado accattivante.
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