venerdì 3 gennaio 2014

L'uomo Barocco

 
"Nella ormai classica serie, inaugurata da L'Uomo Medievale, a cura di Jacques Le Goff, fa ora la sua comparsa il volto enigmatico dell'Uomo Barocco.
Proprio nelle sue profonde contraddizioni sa il fascino di un'epoca caratterizzata da grandi mutamenti: nasce la scienza moderna e si afferma il razionalismo filosofico, ma nel contempo infuria la caccia alle streghe e domina l'intolleranza religiosa; si sostiene l'origine divina del potere del sovrano, e intanto cade la testa del Re d'Inghilterra; convivono spiritualità ed esasperato sensualismo; l'economia e la cultura si aprono verso un orizzonte mondiale e, frattanto, decadono i grandi imperi; novità e tradizione si serrano in nodo inestricabile.
L'Età Barocca ci appare, insomma, sempre meno come una parentesi negativa schiacciata tra Rinascimento e Illuminismo, e rivela sempre più una multiforme ricchezza di pensiero e di sensibilità, tendenzialmente consonante con le ansie e le inquietudini del nostro tempo". (tratto dal libro).
 
 

Perché riprendere in mano e commentare un libro letto nel lontano 1993? E perché poi non citare qualche altro testo che sicuramente nel frattempo sarà stato edito al riguardo?
Recentemente mi è capitato tra le mani questo testo, stavo facendo una piccola ricerca sull'esercito e il ruolo dei soldati dopo aver letto "I promessi sposi". Mi avevano incuriosito gli accenni del Manzoni alla cosiddetta "soldataglia", uomini raccolti attraverso la promessa di soldi e bottino per andare a combattere le varie scaramucce/battaglie che scoppiavano in Europa ed in particolare in Italia.

E quindi?
Scopro che sul libro di Villari non c'è un solo commento in rete!
E' il destino dei libri ante-internet! Ovvero di quei testi che a causa della loro particolarità, periodo di scrittura e nicchia finiscono per sparire nelle librerie polverose pubbliche e private di pochi interessati all'argomento.

Mi è sembrato così doveroso richiamarlo in vita e spendere due parole al riguardo.

E' percorso da profonde contraddizioni il 1600, epoca che definiamo Barocca. 
E l'uomo barocco, ben descritto nel libro a cura di Rosario Villari ne è il vero protagonista. Con lo slancio delle scienze da un lato e con la caccia alle streghe dall'altro. Un secolo alla ricerca di un proprio equilibrio che a fatica ricaccia indietro le vecchie tradizioni, paure e abitudini. Un secolo visto con diffidenza oggi ma che costituisce la base del nostro sentire comune.
Attraverso le figure più importanti del periodo, descriviamo l'uomo comune nelle sue diverse attività:
Lo Statista (Cromwell, Richelieu, Olivares e non solo).
il Soldato (in tutto il 1600 ci furono solo 4 anni di pace) chi non ricorda il ritornello del Don Chisciotte? "Alla guerra mi porta la mia necessità; se avessi denari non ci andrei in verità".
il Finanziere le guerre vanno combattute e mantenute economicamente, Richelieu dirà al riguardo "i finanzieri sono un male, ma un male necessario".
il Segretario ovvero la costola del Principe! Aristocratico delle lettere è il burocrate ante-litteram, prende il nome da Secretum maestro di discrezione e silenzio.
il Ribelle: mutato da elemento di cambiamento (positivo) a indice di infamia e odio (come disse il Campanella).
il Predicatore: un ruolo importante in un mondo agricolo e ove le informazioni giungevano con grande ritardo e difficoltà. il Missionario, la Religiosa, la Strega (da fare a contrasto con i precedenti), lo Scienziato: figura complessa e sempre a rischio di eresia! L'artista: si pensi al Borromini per citarne uno.
Ed infine il Borghese: una figura che tenta di emergere a contrasto con la nobiltà da un lato, il clero, principalmente un mercante. E' la vera novità del periodo!



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