"Nella ormai classica serie, inaugurata da L'Uomo Medievale, a cura di Jacques Le Goff, fa ora la sua comparsa il volto enigmatico dell'Uomo Barocco.
Proprio nelle sue profonde contraddizioni sa il fascino di un'epoca caratterizzata da grandi mutamenti: nasce la scienza moderna e si afferma il razionalismo filosofico, ma nel contempo infuria la caccia alle streghe e domina l'intolleranza religiosa; si sostiene l'origine divina del potere del sovrano, e intanto cade la testa del Re d'Inghilterra; convivono spiritualità ed esasperato sensualismo; l'economia e la cultura si aprono verso un orizzonte mondiale e, frattanto, decadono i grandi imperi; novità e tradizione si serrano in nodo inestricabile.
L'Età Barocca ci appare, insomma, sempre meno come una parentesi negativa schiacciata tra Rinascimento e Illuminismo, e rivela sempre più una multiforme ricchezza di pensiero e di sensibilità, tendenzialmente consonante con le ansie e le inquietudini del nostro tempo". (tratto dal libro).
Perché riprendere in mano e commentare un libro letto nel lontano 1993? E perché poi non citare qualche altro testo che sicuramente nel frattempo sarà stato edito al riguardo?
Recentemente mi è capitato tra le mani questo testo, stavo facendo una piccola ricerca sull'esercito e il ruolo dei soldati dopo aver letto "I promessi sposi". Mi avevano incuriosito gli accenni del Manzoni alla cosiddetta "soldataglia", uomini raccolti attraverso la promessa di soldi e bottino per andare a combattere le varie scaramucce/battaglie che scoppiavano in Europa ed in particolare in Italia.
E quindi?
Scopro che sul libro di Villari non c'è un solo commento in rete!
E' il destino dei libri ante-internet! Ovvero di quei testi che a causa della loro particolarità, periodo di scrittura e nicchia finiscono per sparire nelle librerie polverose pubbliche e private di pochi interessati all'argomento.
Mi è sembrato così doveroso richiamarlo in vita e spendere due parole al riguardo.
E' percorso da profonde contraddizioni il 1600, epoca che definiamo Barocca.
E l'uomo barocco, ben descritto nel libro a cura di Rosario Villari ne è il vero protagonista. Con lo slancio delle scienze da un lato e con la caccia alle streghe dall'altro. Un secolo alla ricerca di un proprio equilibrio che a fatica ricaccia indietro le vecchie tradizioni, paure e abitudini. Un secolo visto con diffidenza oggi ma che costituisce la base del nostro sentire comune.
Attraverso le figure più importanti del periodo, descriviamo l'uomo comune nelle sue diverse attività:
Lo Statista (Cromwell, Richelieu, Olivares e non solo).
il Soldato (in tutto il 1600 ci furono solo 4 anni di pace) chi non ricorda il ritornello del Don Chisciotte? "Alla guerra mi porta la mia necessità; se avessi denari non ci andrei in verità".
il Finanziere le guerre vanno combattute e mantenute economicamente, Richelieu dirà al riguardo "i finanzieri sono un male, ma un male necessario".
il Segretario ovvero la costola del Principe! Aristocratico delle lettere è il burocrate ante-litteram, prende il nome da Secretum maestro di discrezione e silenzio.
il Ribelle: mutato da elemento di cambiamento (positivo) a indice di infamia e odio (come disse il Campanella).
il Predicatore: un ruolo importante in un mondo agricolo e ove le informazioni giungevano con grande ritardo e difficoltà. il Missionario, la Religiosa, la Strega (da fare a contrasto con i precedenti), lo Scienziato: figura complessa e sempre a rischio di eresia! L'artista: si pensi al Borromini per citarne uno.
Ed infine il Borghese: una figura che tenta di emergere a contrasto con la nobiltà da un lato, il clero, principalmente un mercante. E' la vera novità del periodo!
Attraverso le figure più importanti del periodo, descriviamo l'uomo comune nelle sue diverse attività:
Lo Statista (Cromwell, Richelieu, Olivares e non solo).
il Soldato (in tutto il 1600 ci furono solo 4 anni di pace) chi non ricorda il ritornello del Don Chisciotte? "Alla guerra mi porta la mia necessità; se avessi denari non ci andrei in verità".
il Finanziere le guerre vanno combattute e mantenute economicamente, Richelieu dirà al riguardo "i finanzieri sono un male, ma un male necessario".
il Segretario ovvero la costola del Principe! Aristocratico delle lettere è il burocrate ante-litteram, prende il nome da Secretum maestro di discrezione e silenzio.
il Ribelle: mutato da elemento di cambiamento (positivo) a indice di infamia e odio (come disse il Campanella).
il Predicatore: un ruolo importante in un mondo agricolo e ove le informazioni giungevano con grande ritardo e difficoltà. il Missionario, la Religiosa, la Strega (da fare a contrasto con i precedenti), lo Scienziato: figura complessa e sempre a rischio di eresia! L'artista: si pensi al Borromini per citarne uno.
Ed infine il Borghese: una figura che tenta di emergere a contrasto con la nobiltà da un lato, il clero, principalmente un mercante. E' la vera novità del periodo!
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