venerdì 3 luglio 2020

La promessa dell'assassino

Un noir cattivo, scritto bene, recitato bene. Viggo Mortensen nel ruolo dell'autista, spalla, cattivo tuttofare… con una doppia anima. Vincent Cassel in quello del figlio viziato, debosciato, debole e feroce…Nel mezzo una vicenda terribile, ma anche molto reale. Una donna muore (e quando non succede), drogata, senza nome, senza documenti, lascia una bambina… ci sarà chi saprà prendersi cura di lei… ma prima occorre ricostruire i motivi, i legami, le cause… e come afferma qualcuno "quando si parla di morti, si finisce obbligatoriamente per parlare di vivi"... quel che succede sarà logica conseguenza. Morte, violenza, trame… in una Londra che ospita mafiosi russi, killer ceceni, sfruttamento, droga, potere. Ma anche tradizioni, storie di esuli che, caduto il muro, possono rifarsi una vita ed un impero altrove. La promessa dell'assassino è un film "quasi" lineare… sappiamo quasi subito dove si andrà a finire… ma non sappiamo, e lo scopriremo con un ottimo colpo di scena.. che non tutto quel che appare è vero. Qualcuno potrà accusare David Cronenberg di aver calcato la mano sugli stereotipi che accompagnano i russi… ma, per chi si è fatto intere stagioni de "I Soprano", la generalizzazione del criminale è un dato di fatto… come vedere un film messicano senza un delinquente tatuato o con foulard al seguito… Superata questa dovuta precisazione, godiamoci il film, azione garantita.
 

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