Se decidi di passare una domenica gestendo la bancarella dell'usato, o meglio dello svuotamento della cantina, sappi di dover accettare quel che viene con spirito aperto e totale abnegazione... o disincanto.
Per la seconda volta partecipiamo anche noi, con un piccolo spazio cercando di "piazzare" scarpe usate, padelle, bicchieri, qualche abito, oggetti vari che facevano solo polvere in casa o in soffitta.
Appena posi le borse vieni assalito da torme di extracomunitari (maschi), che a tutti i costi vogliono soffiare l'affare ad altri e ottenere il miglior prezzo.
Oggetto dei loro desideri: padelle, caffettiere, scarpe, bicchieri colorati, tazzine.
Si mercanteggia, si discute animatamente, vedi lacrime false e sorrisi veri, assalti portati da veri esperti...
Poi inizia il passaggio delle donne. Sole o in coppia esaminano anche gli abiti, le tazzine, i piatti, gli oggetti di uso domestico e comprano.
A seguire donne italiane, albanesi, ucraine (poche) che comprano borse e portafogli.
Qualche collezionista o uomo italiano in cerca dell'affare: musica, dischi, giochi, DVD...
La pausa pranzo fa mutare il panorama.
Gli arabi calano vistosamente cedendo il passo all'est Europa.
Calano anche gli affari... i presenti ciondolano mantenendosi a 3 metri dalla bancarella e avvicinandosi solo a colpo sicuro.
Ci si diverte, si osserva varia umanità, si scopre un sacco di nuovi "italiani" e anche i vecchi.
Educazione ed ignoranza si mescolano in entrambe le due tipologie. Anche se agli Italiani vecchi non riesci a perdonarla... Perché di loro hai un idea diversa. Idem per gli stranieri.. la loro educazione ti meraviglia.. a volte devi ricrederti.
Occorre vedere queste novità con occhi nuovi e curiosità, voler conoscere e parlare, ridere e salutare, rispettare e farsi rispettare...
Se poi a fine giornata hai pagato le spese e ricavato qualcosa, il gioco è fatto.
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