Inizia con un mistero il Maxi Tex n. 19 "La giustizia di Tex". Una storia? Due storie? Io ho quella con la scritta "una storia inedita" in giro (vedi illustrazione) ve ne sono con "due storie inedite"... errore da collezionista.
Morale, si tratta di due storie, scritte da due mani diverse e costruite nella trama da unica mente.
Evidentemente una storia intera di 324 pagine, nel ranch Bonelliano non riescono più a scriverne... e allora spazio a due diversi prodotti, sotto tutti gli aspetti... con un unico comune denominatore: il nostro eroe e il suo concetto di giustizia. Che poi a guardar bene è sempre quello, che troviamo in tutti gli episodi degli ultimi 50 e rotti anni...
Quindi, la copertina è una scusa (oserei dire un lapsus freudiano) e la necessità era fare cassa con due storie pronte nel cassetto.
La prima "La rabbia di Rick Melville" disegnato da Cossu, pare più un Manga che un western, ma oramai ci abbiamo fatto l'abitudine, Tex non invecchia, cambia d'abito... cambia stile.. a volte con esiti sconcertanti.. Massima cura nei dettagli, il puntinato a china è gradevole, ci si deve fare l'occhio.
La trama: un uomo ingannato e imprigionato evade e cerca di farsi giustizia da sé. Tutto è a suo sfavore... ma se c'è di mezzo Tex la storia prende un altra piega.
La seconda "Il prezzo dell'Odio", torna ai vecchi splendori. Graficamente più cupo ma più legato alla vicenda ed alle corde del nostro pupillo, vede un latifondista cercare di approfittare di indiani ribelli cui attribuire colpe che non hanno.
E' la solita vecchia storia... gridando al lupo un fesso lo troverete sempre.
Anche se a tratti Tex assomiglia a Poirot e le sparatorie (come ha scritto qualcuno) sembrano riprese da un videogame, l'esame è superato e un paio d'ore di gradevole compagnia scorrono.
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