Appena intravedo questa copertina, come tutte quelle che introducono la musica di Neil Young, il pensiero mi porta immediatamente a tanti anni or sono... ad un idea di libertà, di mondo tutto per me, di futuro che si apriva di fronte ad un ragazzo che viveva tra i monti ossolani e si stupiva di ogni cosa.
Harvest fu da me inizialmente travisato. Privo di una adeguata cultura musicale, scambiai Neil per un semplice cantante country, come ce ne sono molti e l'ascoltare questo gioiellino mi risultò una piacevole scoperta salvo alcuni brani che proprio non digerivo. A causa del formato (musicassetta) ero costretto a lavorare di tasto >> e cercare di azzeccare il brano successivo... oggi basta escluderli dalla scaletta digitale... ma non lo faccio più :)
"Heart of Gold" e "Old Man" due vere e proprie pietre miliari della musica, qualcuno abituato alla ruvidità del suono di Neil, le ritiene troppo orecchiabili... quasi una concessione al mercato di un musico spesso controcorrente.
Io credo che siano semplicemente due pezzi speciali, due inni all'amore ed alla vita.. che il buon Neil abbia voluto realizzare per dire la sua.
E' il 1972 quando esce questo album... 43 anni or sono, quasi quanti ne ho io... E' country, è rock, è America, è passione.. è suono elettrico e suono acustico.. nel concludere l'album "Words" con quell'applauso liberatorio e l'energia del migliore Neil Young.
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